BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL PERCORSO 6 anni FOTOGRAFIA ISTANTANEA: lo scatto, la pellicola che esce, il grigio, lattesa... e, come per magia, lImmagine; tutto Automatico, tutto Facile, basta Attendere. Dominare un prodotto tecnologico come la fotografia imprimendogli unanima trasmessa direttamente dallenergia muscolare ! Vedere le cose senza intermediazione tecnologica, vederle poi attraverso il mirino di una macchina fotografica che le dovrebbe riprodurre fedelmente, manipolare le cose riprodotte attribuendogli nuovi valori di senso, esplicitare infine verbalmente e con la scrittura di un titolo il nuovo significato attribuito alla realtà trasformata. UN GIOCO DA ARTISTI, UN GIOCO DA BAMBINI. Quando per la prima volta è stata data loro in mano la macchina ed hanno potuto scegliere liberamente dei soggetti, i primi scatti sono stati rivolti ai maestri ed alla scuola, fatto che indubbiamente ci segnala la dimensione affettiva dellespressione infantile, ma che indica anche uninesorabile tendenza al gesto stereotipato. Vincolarli a un campo di soggetti, vincolarli a riflettere su una loro possibile trasformazione, li ha costretti a maturare unintenzionalità osservativa ed espressiva che altrimenti si sarebbe adagiata su un più tranquillo e meno impegnativo automatismo; la loro indagine si sarebbe rivolta esclusivamente al passato delle loro esperienze, ritenute nella memoria sotto forma di classi di oggetti, classi di parole, categorie di comportamenti. Lirruzione dellimprevisto, lostacolo del vincolo li costringe a collegare le categorie del Loro passato mentale con lintuizione di una novità del Loro futuro, veicolata da una sensazione emotiva di spaesamento e timore del Loro presente, che può acquietarsi con un gesto creativo, con la soluzione del problema, rispondendo ad una domanda che allarga il Loro orizzonte delle possibilità. Il fatto che possano verificare nella pratica che un gesto creativo sia la soluzione di uno spaesamento e di un timore, che il futuro sia un tempo di risoluzione in una quiete nuova, creata da Loro nel presente tumultuoso e problematico, credo possa rinforzare i legami di fiducia nelle Loro possibilità. Una sensazione di fiducia generata dallinquietudine: fresca,agile e scattante, che si contrappone a quella più indolente e passiva fondata sulla conformità al (proprio) passato; FIDUCIA BAMBINA contro FIDUCIA INVECCHIATA. BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL PERCORSO 7 anni... Alberi, Cielo, Terreno, Corpo, da esplorare senza fretta, per "soffrire" come problema il rapporto con i soggetti, per "sentirli" e assaporarne Lentamente lesistenza: quellalbero o quel cielo non sono uguali se gli giriamo intorno, se incliniamo la macchina, se ci pieghiamo o ci sdraiamo, Pazienza, Lentezza. - UFFA! In quellUFFA dei bambini cè tutta la Sofferenza dellinsegnante, che, vedendo calare sensibilmente lentusiasmo iniziale, si sente il principale responsabile di una Loro Sofferenza; ed allora si insinuano i dubbi... Giusta Sofferenza per un maestro in ricerca; ma se è giusto soffrire dei dubbi e delle insicurezze quando si ricerca, poiché questo tipo di sofferenza da altro non deriva che dallimprovvisa apertura di un orizzonte di possibilità, il quale attende la risposta di un atto creativo che trasformi la sofferenza in una possibile soluzione, perché mai dover privare i bambini dellaspro sapore del Sacrificio, condizione necessaria di ogni ricerca di atto creativo? E dunque inghiotto quellUFFA dal sapore amaro, perché è amaro e bello insegnare e imparare, e vivere. Il nostro lavoro vuole essere "liberatorio" per giungere ad una "consapevolezza". Liberatorio di possibilità nascoste dentro la materia, la realtà e lesistenza, liberatorio dagli stereotipi e dal conformismo nella comunicazione e nella formazione dellopinone. Evidente lo sprigionarsi di nuova energia di senso derivante dalla trasformazione di una realtà noiosamente portatrice di significati convenzionali e funzionalisti. Prezioso il gioco, per comprendere nel profondo funzioni e convenzioni.
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BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL PERCORSO 8 anni... Le Linee, le Forme, le Strutture, i Ritmi, i Moduli, le Superfici, le Dimensioni, lo Spazio non sono forse gli elementi fondanti di unanalisi grammaticale del Discorso Visivo? Ma non appartengono anche allanalisi grammaticale del Discorso Geometrico ? E, in quanto elementi grammaticali, non si trovano a funzionare su un terreno analogo a quello della Grammatica Italiana, sul quale da secoli ci si deve misurare, spesso noiosamente, nei banchi di scuola? E possibile far dialogare le tre grammatiche, Linguistica,Visiva e Geometrica e usarle per costruire un Discorso Comune sulla Realtà? E possibile far vibrare di pathos espressivo lambito freddo per antonomasia della matematica? Illuminarlo di immagini e colori, musicarlo di suoni e parole poetiche? E possibile introdurre la luce chiara della ragione matematica in un contesto espressivo che troppo spesso è stato abbandonato al "puro" sentimento o al virtuosismo tecnico? NUOVA IPOTESI DI RICERCA : Costruendo una rete di interconnessioni fra la Grammatica della Lingua, quella dellImmagine e quella della Geometria, dando vita ad attività di GEOMETRIA ESPRESSIVA, si consolida lapprendimento degli elementi strutturali e strutturanti dei tre linguaggi e si sviluppa la coscienza e lintenzionalità degli atti espressivi. Era bello vedere dei bambini desiderare di spezzare una linea, modificarne lo spessore o la direzione, intenzionare una costruzione così astratta (ma lo è davvero?), caricandola dei loro desideri espressivi; LINEE SPEZZATE E LABIRINTI, forme di desideri. Niente male. Laspetto linguistico è stato sviluppato soprattutto attraverso la conversazione: i bambini hanno collegato le qualità percettivo-motorie delle linee allaggettivazione (morbide, nervose, slanciate, lente, veloci ecc.), ai verbi di movimento (scivolare,correre, scattare ecc.) e ai loro modificanti di modo, tempo, luogo e quantità; ai nomi astratti (gioia, tristezza, rabbia, solitudine, paura, divertimento, stranezza ecc.) ed alle relative espressioni verbali di sentimenti; alla descrizione, alla produzione di metafore e alla narrazione di ministorie.
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BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL PERCORSO 9 anni... FOTO-GRAFIA DI UNA COMPOSIZIONE DI SUPERFICI. Per la prima volta abbiamo utilizzato la Polaroid come strumento di rielaborazione di un elaborato espressivo, a compimento di un periodo preparatorio di operazioni e riflessioni di tipo metalinguistico. Abbiamo analizzato come un insieme di linee può strutturare uno spazio (piano) costruendo degli SCHEMI POLIVALENTI: linee che attraversano il foglio dallalto verso il basso e da destra verso sinistra, le cui intersezioni producono regioni, ma anche una rete di tanti percorsi possibili. Inventati gli schemi, i bambini hanno scelto al loro interno i percorsi più "interessanti" dal punto di vista espressivo, cancellando le altre linee e colorando le regioni con diversi strumenti grafici. I lavori sono stati anche eseguiti su tela. Lanalisi strutturale è stata successivamente condotta sulle superfici. Manipolazioni di materiali dalle superfici più svariate, esplorazioni a scuola e a casa alla ricerca di campioni di superficie - nostalgia della materia, gioia di un rapporto ritrovato. Riflessioni linguistiche sul valore semantico ed emotivo dei vari tipi di superficie: superficie-aggettivo, superficie-verbo, superficie-discorso. Campionamenti a frottage per studiare il rapporto fra superficie materia e superficie immagine. Ed infine il progetto di composizione di alcune superfici da foto-grafare con la Polaroid: metalinguaggio su metalinguaggio.
LUOGO DELLA PREPARAZIONE ---->>> "ANALISI STRUTTURALI"
BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL PERCORSO 10 anni... TRASFORMARE LE SUPERFICI DEL MONDO! DESTRUTTURARE LO SPAZIO PER RICOMPORLO TRASFORMATO! Nelle immagini di luoghi o di architetture abbiamo cercato linee, ritmi e forme; ne abbiamo fatto una selezione, allo stesso modo di come selezionavamo sullo schema polivalente, ma con la sostanziale differenza che era il Mondo ad essere polivalente e non uno schema prodotto da noi; abbiamo poi ricomposto le strutture, guidati da unIdea global-strutturale percepita nellimmagine e dallespressione di quellIdea Del e Sul Mondo. Scelte alcune fotografie di luoghi architettonici delle città italiane, scelti dai bambini i morfemi dellimmagine ritenuti più interessanti e significativi per rappresentare le qualità formali ed essenziali del luogo, sono stati realizzati dei lavori su tela. Se la parola è un veicolo comunicativo lo può essere anche una superficie : analogie fra la funzione semantica delle parole, intese come significanti, e la qualità significante delle superfici. COSTRUIAMO UN "VOCABOLARIO TATTILE". "PAROLE TATTILI", impresse sulla creta dai bambini, sono state collegate fra loro con linee tracciate secondo un "percorso tattile" intenzionale che, ipoteticamente, avrebbe dovuto comunicare ad una persona, con la sola manipolazione, una sequenza di sensazioni intenzionalmente scelta da ciascun bambino, un "DISCORSO TATTILE". Durante la cottura molti lavori si sono frantumati, trasformandosi in "frammenti di un discorso tattile". E giunta lora di confrontarci con le superfici del Mondo! Polaroid a tracolla, tavolette per lavorare, strumenti per incidere e spatolare e... fuori! allaperto, in cerca di superfici espressivamente interessanti, a trasformarle, per analogia o per contrasto e a progettare, per la prima volta, inserimenti di materiali nelle foto-grafie per sottolineare, coprire, aggiungere alla materia foto-grafata altra materia percepibile al tatto.
LUOGO DELLA PREPARAZIONE ---->>> "SPAZI E SUPERFICI"
BAMBINI FRA LE IMMAGINI - IL FUTURO
Linee progettuali per il proseguimento del nostro lavoro: DALLA GRAMMATICA DELLA VISIONE ALLA GRAMMATICA DELLA MATERIA. Per affrontare lanalisi della struttura superficie abbiamo dovuto porci la questione della materia,che ci ha introdotto inevitabilmente al mondo della tridimensionalità. Superfici intese come micro o macrorilievi produttori di profondità, di luci e di ombre. Un progetto: realizzare uno "sprofondamento" della superficie piana di unimmagine fotografica per ottenere effetti tridimensionali, confrontandoci con le tecniche delle forme espressive specificamente attinenti allo spazio, lArchitettura e la Scultura - audace avventura scolpire una fotografia e conferirle un rilievo architettonico. Ma una sfida ancora più grande ci aspetta : COME SARA POSSIBILE CON LA POLAROID TRASFORMARE IL VOLUME DEL MONDO? Polaroid? Inquadri, scatti e al resto ci pensa lei, tutto facile no? Tranne che per noi. Giancarlo Baiano
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