UBUNTU, termine africano della lingua bantu, traducibile letteralmente con “umanità”, ma il significato è più complesso. Si può sintetizzare l’ubuntu come la credenza filosofica in un nesso che connetta tutta l’umanità: ciò che siamo è frutto della vita di un’infinità di altre persone. Secondo una celebre interpretazione ubuntu significa che io sono poiché noi siamo.
La definizione dell’ Arcivescovo Desmond Tutu, premio Nobel per la pace:
“una persona con Ubuntu è aperta, disponibile agli altri, solidale con gli altri, non dubita che gli altri siano validi e buoni, perché ha quella sicurezza che deriva dal sapere di appartenere ad un tutto più grande e che siamo feriti quando gli altri sono umiliati o feriti o torturati od oppressi”.
PROGETTO UBUNTU – GIORNATA DI APERTURA – 21 OTTOBRE 2015
- PRIMA DEL 21 ottobre…..
Ogni classe riceverà una lettera dalla persona che interverrà nella giornata del 21.
- MERCOLEDI 21 OTTOBRE
ORE 9 circa – Al suono della campanella tutte le classi scendono nel parco e si posizionano davanti alla scala d’uscita (come per la giornata della festa del libro).
Breve discorso di presentazione degli ospiti “speciali”. Se dovesse piovere l’accoglienza avverrà nel corridoio del piano terra.
Dopo il saluto, ritorno in aula di tutte le classi, ciascuna insieme al proprio ospite “speciale”.
Nelle classi attività/laboratorio dell’ospite (1ora e mezza circa) e congedo verso le 11 circa.
I 15 ospiti per le 15 classi provengono da:
Messico, Francia, India, Giappone, Israele, Polonia, Moldavia, Camerun, Iran, Togo, Marocco, Spagna, Eritrea, Argentina, Siria